Osservatorio Compass
Per dare voce a coloro che ogni giorno lavorano con noi per offrire prodotti e servizi di elevato valore, Compass ha pensato di raccontare in un Osservatorio la realtà dei convenzionati, come vivono il contesto attuale e quali prospettive si attendono per il futuro.
Compass, in occasione del Salone del mobile, dedica la nuova edizione dell’Osservatorio Compass al settore dell’arredamento, approfondendo in particolare l’approccio e le attitudini degli italiani verso la propria casa, come si sviluppa il processo di acquisto per i mobili e oggetti di arredamento con un focus sulla casa domotica e gli smart speaker. Infine, un overview del mercato dei prestiti finalizzati del settore dell’arredamento.
Gli italiani e la casa
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Gli italiani si confermano un popolo di possessori di casa: il 74% vive in una casa di proprietà. Questo vale anche per i giovani, anche se in quota minore (59%). Principalmente gli italiani vivono in un appartamento in contesto condominiale (60%), seguito dalle case/ville unifamiliari (21%) e dalle villette a schiera (9%).
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L’80% degli italiani si ritiene soddisfatto dalla propria realtà abitativa ma, se si potesse migliorare, la casa ideale dovrebbe essere con più spazi esterni, con più verde o giardino (37% delle citazioni) e più eco-sostenibile (32%). Il target dei giovani 18-30 si distingue dal resto degli intervistati perché vorrebbero abitare in una casa di maggiori dimensioni, più moderna e tecnologica.
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Il 70% degli intervistati ha intenzione, nei prossimi 12 mesi, di dedicarsi almeno ad un progetto legato alla propria abitazione. Principalmente l’attenzione va verso i consumi, con il 39% che ha in animo di effettuare lavori di efficientamento energetico, mentre un 22% ristrutturerà la propria casa. Tra i giovani c’è voglia di «evoluzione» della propria situazione, con un 16% che dichiara di aver intenzione di acquistare casa, oltre ad un 13% che valuta l’affitto.
Mobili e oggetti di arredo: il processo di acquisto
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In generale i siti di arredamento e di moda sono il canale d’informazione principale per l’acquisto dei mobili per gli italiani (42% delle citazioni). Questo vale anche per i giovani, anche se fra di loro hanno più peso i social network (46%), far cui emerge in particolare Instagram.
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Oggi ben il 38% degli italiani (fra cui quasi 1 giovane su 2) oggi acquista complementi d’arredo online: resta però la voglia di «toccare» i prodotti, tant’è che vi è un 15% degli italiani che si informa sul prodotto nel canale fisico e poi compra online (alla ricerca di una maggior convenienza economica).
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Tra i principali driver che guidano il consumatore nella scelta di acquisto di un mobile o accessorio per la casa emergono principalmente la convenienza (68% delle citazioni), la qualità (63%) e la funzionalità. I giovani sembrano abbracciare stili più «eclettici» badando più al proprio gusto personale invece che all’armonia con il resto della casa.
Casa domotica e smart speaker
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Se i principali ambiti di applicabilità prefigurati dagli italiani sono la gestione dei consumi e la sicurezza, ad oggi chi afferma di avere dotazioni domotiche nella propria abitazione - il 56% degli intervistati, che sale al 65% tra i giovani under30 - le usa prevalentemente per intrattenimento connesso online.
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In questi ultimi anni, hanno avuto un importante sviluppo gli assistenti vocali /smart speaker per la casa: la quasi totalità degli italiani (9 su 10) hanno sentito parlare degli assistenti vocali, ed oggi ben il 29% ne possiede uno, dato in netta crescita rispetto a tre anni fa (8%).
Il mercato dei prestiti finalizzati arredamento
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L’andamento annuale dei volumi di prestiti finalizzati erogati tramite il canale dei convenzionati mostra un deciso recupero rispetto al 2020, tuttavia non si sono raggiunti ancora i livelli pre-pandemia (-0,7% vs 2019). Il settore dell’arredamento, che rappresenta circa l’8% dei volumi erogati, rileva una maggiore fatica nel recupero dei volumi (-8% vs 2019).
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Nell’analisi per canali di vendita che compongono il settore arredamento si evidenzia come siano le grandi catene distributive il segmento che più fatica a recuperare i volumi: si registra infatti una decelerazione pari al -12,4% rispetto al 2019. Gli altri distributori tradizionali invece segnano un -2,4% rispetto al 2019, con 780 milioni di euro erogati.
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