L'imposta sostitutiva è un tributo che, come suggerisce il nome, sostituisce altre imposte ordinarie. Nel contesto di un contratto di finanziamento di credito al consumo, rappresenta un'alternativa fiscale applicabile ai contratti di durata superiore a 18 mesi.

Come funziona e quando si applica

Nel caso dei finanziamenti erogati da Compass, l'imposta sostitutiva può essere applicata, al momento della stipula del contratto ed a seguito di specifica opzione, in base alla convenienza economica del cliente, solo qualora la durata del finanziamento sia superiore a 18 mesi.

L'imposta sostitutiva si applica in base all’aliquota dello 0,25% sull'importo finanziato e viene addebitata al cliente, secondo le condizioni contrattualmente definite, sulla prima rata del piano di rimborso. Tale importo è incluso nel calcolo del TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale).

Questo significa che la prima rata del finanziamento può risultare più alta rispetto alle successive, proprio per effetto dell'applicazione dell'imposta.

Uno degli aspetti più rilevanti dell'imposta sostitutiva è il suo effetto "sostitutivo": in presenza di questa imposta, non sono dovuti, ad esempio, né l’importo di 16 euro di imposta di bollo sul contratto, né l’importo di 2 euro per ciascuna comunicazione di post-vendita con saldo superiore a 77,47 euro.