L'imposta di bollo è un tributo previsto dal sistema fiscale italiano che rientra nella categoria delle imposte indirette. Si applica al rilascio, produzione o presentazione di determinati atti, documenti o registri e ha lo scopo di certificare la validità legale di tali documenti. In ambito finanziario, riguarda anche i contratti di finanziamento e i documenti informativi destinati ai clienti.

L'obbligo di pagamento dell'imposta di bollo deriva dalla normativa fiscale vigente: si tratta di un onere dovuto per legge che il cliente deve sostenere nel momento in cui sottoscrive un contratto di finanziamento.

Bisogna sottolineare, inoltre, che questo onere fiscale resta a carico del richiedente anche se il cliente decide di esercitare il diritto di recesso dal contratto.

Come funziona l'imposta di bollo nei finanziamenti

Nel contesto di un contratto di finanziamento di credito al consumo, ad esempio di un prestito personale richiesto tramite Compass, l'imposta di bollo si applica sia sul contratto di finanziamento sia sulle comunicazioni periodiche previste dalla normativa sulla trasparenza bancaria.

L'importo dell'imposta viene addebitato direttamente al cliente e rappresenta un costo accessorio che incide sul TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale).

A quanto ammonta l'imposta di bollo?

L’importo dell’imposta di bollo applicata per ciascun contratto di finanziamento è attualmente di 16 euro. E’ inoltre prevista l’applicazione dell’imposta di bollo, attualmente di 2 euro, per singola comunicazione (inclusi i rendiconti allegati alle comunicazioni periodiche di trasparenza) recante evidenza di un saldo superiore (in valore assoluto) a 77,47 euro.

Quando si paga l'imposta di bollo?

L'imposta di bollo viene addebitata al cliente direttamente sulla prima rata del finanziamento. Questo significa che, oltre all'importo previsto per la restituzione del capitale e degli interessi, la prima rata include anche i costi legati all'imposta di bollo sul contratto, risultando pertanto maggiore rispetto alle successive.

L’imposta relativa ai rendiconti periodici (pari a 2 euro, se il saldo supera 77,47 euro) è invece applicata in corrispondenza dell’addebito periodico.

Alternative all'imposta di bollo

Per i finanziamenti con durata superiore a 18 mesi, in alternativa all'imposta di bollo, può essere applicata l'imposta sostitutiva, che assorbe sia l'imposta di bollo sul contratto che quella sulle comunicazioni periodiche.

La scelta tra le due imposte dipende dalla convenienza economica per il cliente e viene determinata, a seguito di specifica opzione, al momento della stipula del contratto.