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Estate 2025: tra abitudini consolidate e voglia di cambiare

Estate 2025: tra abitudini consolidate e voglia di cambiare

Italia regina dell’estate, con il mare a guidare le scelte
Si conferma la fedeltà alle destinazioni tradizionali, ma non manca la voglia di novità. Spese sotto controllo, ma con qualche sfizio extra e nuove modalità di pagamento che iniziano a farsi strada.

L’estate 2025 ha visto 3 italiani su 4 concedersi almeno una vacanza, confermando un trend ormai consolidato. A partire più di tutti sono stati i Millennials (84%) e la Gen X (80%), mentre Baby Boomers e Silent hanno viaggiato meno, spesso frenati da motivi familiari o di salute.

Il mare e l’Italia restano le scelte preferite, soprattutto per le generazioni più adulte, mentre i più giovani hanno mostrato una maggiore apertura verso l’Europa. Quasi la metà dei vacanzieri è tornata nella stessa meta del 2024, per abitudine o legami affettivi, ma il 56% – in particolare i giovani della Gen Z – ha scelto nuove destinazioni, spinto dal desiderio di scoprire paesaggi diversi.

Il budget medio si è attestato a 1.233 euro a persona, con spese generalmente sotto controllo: tre viaggiatori su quattro hanno rispettato le previsioni, anche se non sono mancati sfizi extra e rincari. Le famiglie con figli e i ceti medio-alti hanno speso di più, mentre i ceti fragili hanno ridotto la durata e la portata dei soggiorni.

Sul fronte dell’organizzazione, Gen X e Millennials si distinguono per l’uso massiccio delle piattaforme online (oltre l’80%), mentre i Baby Boomers continuano ad affidarsi, almeno in parte, alle agenzie. In generale, quasi 8 italiani su 10 hanno prenotato con almeno un mese di anticipo.

Quando si parla di pagamenti, prevale il saldo immediato o la formula acconto + saldo. Tuttavia, l’8% degli italiani che ha adottato queste soluzioni avrebbe preferito dilazionare la spesa, segno di una crescente attenzione alla gestione del budget. Questo dato si inserisce nel quadro di un interesse sempre maggiore per il Buy Now Pay Later: oltre 1 su 4 lo prenderebbe in considerazione per le vacanze. La propensione è più alta tra Millennials e famiglie con figli, che lo vedono come un aiuto per alleggerire i costi, mentre tra i giovani della Gen Z emerge la voglia di utilizzarlo per aumentare la durata e la frequenza dei viaggi.