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Osservatorio Compass - Focus E-commerce

Con il lockdown boom dell’e-commerce: 2,5 milioni di nuovi utenti.

Ad attirarli sono soprattutto articoli d’arredamento, cibo e bevande. Cittadini pessimisti circa la situazione generale ma un quarto degli intervistati prevede un miglioramento per i prossimi mesi. Entro il 2020 il 20% degli italiani vuole realizzare un progetto che richiede un finanziamento. Gli italiani post lockdown descritti in 5 categorie: ecco il loro identikit.

Il lockdown ha rivoluzionato il concetto di shopping online, passato in poche settimane da alternativa a necessità anche per quella fetta di popolazione che ne era poco avvezza. Negli ultimi tre mesi si stima siano stati circa 2.5 milioni i nuovi utenti (1 su 5 del totale dei cosiddetti “web shopper”) che, complice la chiusura di gran parte degli esercizi commerciali, hanno effettuato acquisti via internet. Un’accelerazione decisa, che sembra poter proseguire anche ad emergenza finita. Lo dimostrano due dati: la percentuale di chi ritiene internet ormai indispensabile per poter fare acquisti (il 64%) e il saldo tra quanti pensano di continuare ad acquistare online e coloro che acquistavano già prima (positivo e pari al 9% - dato medio settoriale). Questo è quanto emerge dall’Osservatorio Compass, società di credito al consumo del Gruppo Mediobanca, dedicato proprio allo shopping online e ai nuovi trend d’acquisto.

Ma quali sono i prodotti che hanno attirato più nuovi utenti? Al primo posto l’arredamento (57%), seguito da cibo e bevande (55% con punte del 62% nella fascia d’età 55-75 anni) e le bici tradizionali (50%). L’e-bike attira sempre di più soprattutto in seguito al ripensamento della mobilità urbana in atto, anche nell’e-commerce (pur con piccoli numeri di acquirenti, si stima che l’e-commerce abbia giocato un ruolo rilevante). E i motivi che spingono ad optare per l’e-commerce? Per circa 8 italiani su 10 sono la libertà di poter acquistare quando si vuole e la comodità di comprare da casa. Tra i prodotti più venduti online in generale (tra piattaforme, siti di catene di distribuzione, siti specializzati e siti di negozi) regna l’intrattenimento, con musica e film e giochi per il computer e videogiochi (84% degli intervistati li compra solo sul web).

L’e-commerce sembra giunto, quindi, al suo momento di massimo splendore anche se nel mese di giugno il 64% degli intervistati dichiara di aver effettuato almeno un acquisto in negozio (escludendo gli acquisti alimentari e bevande). Che cosa hanno acquistato? Soprattutto abbigliamento, calzature e accessori (57%), ma anche prodotti per animali domestici (25%), seguiti da libri e riviste(20%) e da prodotti di bricolage, abbellimento e manutenzione della casa (17%). Le ragioni per preferire il negozio all’e-commerce? Per circa 8 italiani su 10 sono legate al fatto di avere il prodotto immediatamente a disposizione e poterlo vedere e provare.

E per il futuro? Con l’emergenza, il 63% degli intervistati ritiene che internet sia diventato indispensabile per fare acquisti, ma non solo. Per il 60% è ormai diventato fondamentale per lavorare o studiare, tanto che il 38% degli intervistati sente anche la necessità di riorganizzare la propria casa per ricavare uno spazio adatto per lavorare comodamente in smart working. In generale, che sia online o meno, il 20% degli italiani coltiva progetti per il 2020 che richiedono un pagamento a rate o un finanziamento.