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Equo e solidale: una scelta che fa la differenza

Equo e solidale: una scelta che fa la differenza

Perché acquistare prodotti Fair Trade migliora davvero la vita di milioni di agricoltori nel mondo.

Pasqua e cioccolato: dolcezza responsabile

La Pasqua è uno dei momenti dell’anno in cui si consuma più cioccolato. Scegliere uova e prodotti certificati Fairtrade permette di regalare dolcezza non solo a chi li riceve, ma anche ai produttori di cacao. Vogliamo parlarvi quest’oggi di una scelta responsabile e sostenibile che potete attuare proprio in questo periodo dell’anno, in cui il consumo di cacao e cioccolato è più alto: scegliere cioccolato (e uova di Pasqua) del commercio equo e solidale e certificato con alcune delle molte etichette di settore.

Diverse realtà propongono cioccolato equosolidale, come Altromercato, LiberoMondo, Equo Mercato, Chocolat Stella e Original Beans, con prodotti biologici, plastic free e a basso impatto ambientale. Anche nella GDO, si trovano sempre più spesso uova di Pasqua e tavolette con certificazione Fairtrade, spesso associate a progetti educativi o ambientali.

Come funziona il commercio equo e solidale?

Acquistare in modo consapevole è oggi una delle leve più immediate e concrete per contribuire a un’economia più giusta. Il commercio equo e solidale rappresenta un’alternativa reale al sistema economico tradizionale, ancora troppo spesso segnato da squilibri profondi. Alla base di questo modello c’è un principio semplice: garantire ai produttori un prezzo equo e stabile per i beni che esportano, offrendo così una via d’uscita dalla povertà e dalla dipendenza dalle fluttuazioni del mercato.

Questo sistema si applica soprattutto ai beni primari provenienti dai Paesi del Sud del mondo, come il cacao, il caffè, lo zucchero, il tè e il cotone. I risultati concreti si misurano non solo in termini economici ma anche sociali e ambientali. Secondo l’ultimo Fairtrade International Annual Report rilasciato dall’associazione, i progetti di prezzo equo per il cacao hanno portato a un aumento medio del reddito del 22% per le famiglie produttrici coinvolte, con il 18% che ha raggiunto o superato un reddito dignitoso.

Aggiornare il prezzo minimo per i prodotti offre maggiore stabilità ai produttori in un mercato altamente volatile. Le comunità agricole investono collettivamente i fondi aggiuntivi ricevuti – il cosiddetto Fairtrade Premium – in progetti locali come infrastrutture, salute, istruzione, strumenti agricoli e tutela ambientale. Un esempio virtuoso è la cooperativa UBPC Pita a Cuba, che ha acquistato un trattore per ridurre la fatica del lavoro nei campi.

Le principali certificazioni Fair Trade

In un mercato sempre più affollato da diciture e loghi, le certificazioni di commercio equo e solidale offrono uno strumento affidabile per orientarsi. Le principali, riconosciute a livello internazionale, sono:

Fairtrade International – Il marchio più diffuso, presente in oltre 50 Paesi. Assicura un prezzo minimo garantito per i produttori e un premio Fairtrade da investire in progetti comunitari. È il riferimento per il cacao, lo zucchero, il caffè, il tè, ma anche per prodotti trasformati come biscotti e cioccolato. Maggiori info: https://www.fairtrade.net

Fair for Life (Ecocert) – Certifica non solo prodotti ma anche intere filiere, ponendo attenzione a condizioni di lavoro e rispetto ambientale. Si distingue per l’approccio integrato alla sostenibilità: https://www.ecocert.com

FairTSA (Fair Trade Sustainability Alliance) – Attivo soprattutto negli Stati Uniti, valuta l'intera catena produttiva secondo criteri ambientali e sociali. Info: https://fairtsa.org

Esistono anche etichette etiche più settoriali, come WFTO, Naturland Fair e SPP (Símbolo de Pequeños Productores), tutte orientate al rafforzamento delle comunità locali.

Dove acquistare: la risposta della grande distribuzione

Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso la sostenibilità ha portato molte insegne della grande distribuzione a includere prodotti certificati Fairtrade. Questa tendenza ha ampliato notevolmente l’accessibilità dei prodotti equosolidali, prima riservati solo ai circuiti specializzati. Ecco alcune delle principali insegne della GDO1 che propongono stabilmente prodotti Fairtrade: Coop (con il marchio Solidal), Carrefour, Conad, Esselunga, Lidl, Aldi, Despar, Pam Panorama, IN’s Mercato, Gruppo Selex. Le referenze spaziano da caffè, tè e zucchero di canna a banane, cioccolato e biscotti.

Una scelta che conta

Orientarsi tra le tante etichette richiede un po’ di attenzione, ma è un gesto che vale: per chi produce, per l’ambiente, per la nostra coscienza di consumatori. Scegliere prodotti certificati Fair Trade non è solo un atto simbolico, ma un contributo reale verso un’economia più equa, inclusiva e sostenibile.